Addio a donna Clelia, vedova di Bolla
UDINE. Si è spenta, l’altra notte, nella sua casa di via Treppo, la signora Clelia Clocchiatti De Gregori. Aveva quasi 104 anni e, con la sua straordinaria longevità, era uno degli ultimi personaggi rimasti a testimoniare gli orrori della guerra, che ebbe la disgrazia di vivere personalmente.
Era, infatti, la vedova di “Bolla”, nome di battaglia del capitano degli alpini Francesco De Gregori, il capo dei partigiani dell’Osoppo uccisi più di sessant’anni fa, il 7 febbraio del 1945, a Porzùs dal commando di garibaldini “rossi” guidato da Giacca.
I funerali della signora saranno celebrati sabato, alle 12, nella basilica delle Grazie a Udine.
Nello storico palazzo di via Treppo, dove c’era la Concessionaria Fiat dei suoi fratelli Aldo e Luciano, la signora Clelia Clocchiatti ha trascorso l’intera sua lunga vita: ha visto passare intere generazioni di parenti, a cominciare dai figli Anna (rientrata ieri sera da Roma) e Pierluigi. A quest’ultimo, mancato nel 2006, sono subentrati, negli affetti e nelle cure, il nipote avvocato Tazio e la sua famiglia, che abitano nello stesso palazzo.
Questi e tanti altri familiari giunti anche da Roma, in questa dolorosa circostanza saranno accanto a nonna Clelia come per il compleanno di tre anni fa, il 19 marzo 2011, quando, per inderogabili impegni, mancava solo il nipote più celebre, l’omonimo del marito, il cantautore Francesco De Gregori che è figlio di un fratello di Bolla, Giorgio. Il cantautore ha comunque già mandato un messaggio.
Clelia De Gregori, classe 1911, ha trascorso tutti questi anni nel devoto ricordo del marito, che aveva sposato all’inizio della guerra, poco più che trentenne.
Nel salotto buono di casa troneggia lo splendido ritratto fatto a quel bel giovane fiero e impettito dal pittore Lajos Marcos, quello dei Kennedy e di John Wayne, che operò anche il Friuli con grande successo. Clelia amava farsi fotografare accanto a questa immagine, che sembra fermare il tempo. E accanto, sul muro, c’è una famosa fotografia scattata al comandante Bolla dal maggiore Ronald Taylor della missione inglese tra i partigiani osovani.
La vedova De Gregori è vissuta “protetta” da queste due immagini, dopo aver rifiutato quelle dell’orrore. Raccontano, infatti, che, chiamata nella camera ardente prima dei funerali, non volle guardare il corpo martoriato di Francesco sul quale gli assassini si erano accaniti persino con martelli.
Clelia Clocchiatti De Gregori è stata sempre bene di salute e si muoveva abbastanza fino a due mesi or sono. Un mese fa, per uno scompenso cardiaco ha dovuto farsi ricoverare qualche giorno. Poi sembrava essersi ripresa.
La notizia della scomparsa della vedova di Bolla si è subito diffusa negli ambienti dell’Associazione Osoppo. «Ci è sempre stata vicina, seguendo, quando e come poteva, le nostre iniziative» ha detto Roberto Volpetti, vicepresidente dell’Apo. «È stata una donna forte e coraggiosa», gli ha fatto eco la medaglia d’oro Paola Del Din.
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