Ancora bullismo a scuola: picchiato e derubato nei bagni

É accaduto nello stesso istituto dove era scoppiata una lite per una ragazza. Il caso segnalato ai carabinieri. La dirigenza dell’istituto: teniamo monitorato

BASSA FRIULANA. Ancora un episodio di bullismo in una scuola media della Bassa friulana, la stessa frequentata dai ragazzi coinvolti, mercoledì, all’uscita da scuola, in una lite per una ragazza. Protagonista un ragazzo di 14 anni, che, da mesi, viene deriso e umiliato da un gruppo di compagni. Il padre, che si è rivolto ai carabinieri, racconta l’accaduto.

«Dal mese di ottobre dello scorso anno – le sue parole – alcuni bulli hanno iniziato a prenderlo in giro e a insultarlo. Mio figlio è un ragazzo che non ha particolari problemi comportamentali eppure è oggetto delle indesiderate attenzioni di questo gruppetto. Si tratta delle stesse persone che, mercoledì, all’uscita da scuola, hanno aggredito un altro studente».

Gli episodi accaduti sono tanti. Il papà è esasperato. «A gennaio hanno ripetutamente sputato sullo zaino di mio figlio, lo hanno accerchiato e picchiato all’interno dei bagni. Schiaffi, calci e spintoni. Si sono fermati solo quando è intervenuto un compagno. Poco dopo, mio figlio è stato nuovamente aggredito sulle scale. In un’altra occasione un ragazzo gli ha tirato addosso un banco. Ho parlato con la vicepreside».

Il quattordicenne, racconta il papà, è stato anche derubato. «Gli hanno portato via soldi, un cappellino e anche un cellulare aziendale, che gli avevo dato per avvisarmi in caso di problemi. Abbiamo fatto denuncia ai carabinieri, cui abbiamo raccontato tutto. Dopo qualche settimana dal furto ho incontrato il dirigente scolastico. Ho minacciato di trasferire mio figlio altrove ma mi hanno convinto a non farlo.

Il ragazzo è stato cambiato di sezione. Ho tentato anche di parlare con i genitori di questi bulli ma non è servito. Il gruppo, dopo l’intervento dei carabinieri, ha confessato di aver derubato e picchiato mio figlio e, solo a quel punto, è scattata la sospensione per un giorno».

Due giorni fa, la situazione è nuovamente precipitata. «Mercoledì – si sfoga il papà – mio figlio è intervenuto per difendere il ragazzino picchiato fuori da scuola e questo è bastato per far ricominciare tutto. Non sono gli unici due casi di bullismo in quella scuola».

L’istituto, in una nota, scrive: «Come scuola teniamo monitorati gli apprendimenti ma prestiamo la massima attenzione soprattutto ai comportamenti dei nostri alunni, alla loro serenità e al loro percorso formativo, interagendo di continuo con le famiglie, che rivestono il ruolo primario e insostituibile dell’educazione dei figli, e anche con personale esterno competente, in modo tale da affiancare docenti e genitori in questa fascia di età particolarmente delicata».

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