Bollette “pazze”, l’Adoc chiede i danni all’Enel

A Gorizia ordini di pagamento fino a 15 mila euro già inviati tempo addietro. «Allora l’azienda aveva riconosciuto l’errore. Ma dopo le scuse siamo daccapo»
20051226- ROMA- ECO. TARIFFE:CONSUMATORI, CONFERMATE PREVISIONI PIU' NERE. GOVERNO HA TUTELATO CAPITALISTI BOLLETTE E PEDAGGI. Un'immagine d'archivio che mostra alcuni contatori elettrici. ''Nonostante le promesse da marinaio del Governo che (soltanto a parole) si sarebbe impegnato a combattere l'inflazione, le tariffe sono aumentate nei primi 10 mesi del 2005 del 5,1 per cento (piu' del doppio dell'inflazione), senza contare i carissimi servizi bancari aumentati del 9,2% al riparo della concorrenza, mentre l'Istat continua a rappresentare una realta' edulcorata lontana anni luce dalle sofferenze delle famiglie''. Cosi' l'Intesaconsumatori commenta i dati sull'andamento dei prezzi nei primi 10 mesi dell'anno. FOLCO LANCIA / ARCHIVIO
20051226- ROMA- ECO. TARIFFE:CONSUMATORI, CONFERMATE PREVISIONI PIU' NERE. GOVERNO HA TUTELATO CAPITALISTI BOLLETTE E PEDAGGI. Un'immagine d'archivio che mostra alcuni contatori elettrici. ''Nonostante le promesse da marinaio del Governo che (soltanto a parole) si sarebbe impegnato a combattere l'inflazione, le tariffe sono aumentate nei primi 10 mesi del 2005 del 5,1 per cento (piu' del doppio dell'inflazione), senza contare i carissimi servizi bancari aumentati del 9,2% al riparo della concorrenza, mentre l'Istat continua a rappresentare una realta' edulcorata lontana anni luce dalle sofferenze delle famiglie''. Cosi' l'Intesaconsumatori commenta i dati sull'andamento dei prezzi nei primi 10 mesi dell'anno. FOLCO LANCIA / ARCHIVIO

GORIZIA. Bollette “pazze”, si replica. Almeno a sentire l’Adoc, l’associazione che si occupa dei diritti dei consumatori. A Gorizia, nelle ultime settimane, una decina di utenti (ma non è escluso che ve ne siano altri, che ancora non si sono rivolti allo sportello di via Santa Chiara) ha chiesto aiuto all’associazione lamentando di essere “vittima” di una sorta di persecuzione.

Un esempio su tutti: il titolare di una trattoria ha ricevuto un ordine di pagamento che si aggira sui 15 mila euro. Una cifra che lo stesso proprietario del locale non solo giudica eccessiva, ma si rifiuta di versare perchè è la stessa che Enel gli aveva chiesto diverso tempo fa.

«Il fatto è - si affretta a precisare Ugo Previti, responsabile dell’Adoc cittadina - che la bolletta di oggi è la medesima di prima. Con un particolare che non va dimenticato: quando gli fu spedita la prima volta, il titolare della trattoria protestò e invitò Enel a effettuare controlli accurati. Ebbene, proprio in seguito a quelle verifiche, l’azienda per l’energia - aggiunge Previti - si scusò perchè la cifra richiesta, evidentemente, era sbagliata. La cosa finì lì, ma adesso il problema è tornato d’attualità, visto che quelle bollette sono di nuovo nelle case di chi le aveva ricevute la prima volta. Sto parlando di una decina di cittadini».

E adesso? In attesa di conoscere la risposta di Enel, l’associazione dei consumatori è intenzionata a promuovere un’azione contro l’azienda. «Vogliamo chiedere - afferma Previti - i danni morali. Non è giusto che la gente si trovi coinvolta in situazioni del genere tanto più che, a quanto ci risulta, già in passato Enel avrebbe riconosciuto l’errore. Invito chi di dovere o chiunque, a vario titolo, si era occupato della vicenda all’interno dell’azienda, a risolvere una volta per tutte casi come questi. Mi sembra il minimo».

E la stessa Adoc, sempre in questi giorni, è alle prese con un altro problema che sta mandando su tutte le furie diversi utenti: l’intrusione del gestore sloveno nelle telefonate effettuate a Gorizia. «Succede sempre più spesso - sottolinea il responsabile dell’Adoc - e la cosa sta diventando piuttosto seccante. Tanto più che i costi aumentano e non di poco. Ma l’utente, di fronte a tale situazione, non sa che fare. Se telefona, deve far fronte a una spesa non richiesta. Altrimenti si rassegna. Ma non riesce a liberarsi dall’ospite, diciamo così, indesiderato se non dopo parecchie ore. Come Adoc solleciteremo i gestori di telefona mobile italiani affinchè - chiarisce Previti - si diano da fare per tutelare i cittadini in casi come questi. Telefonare, a Gorizia, non può diventare un’impresa».

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