Botte alla moglie e insulti ai carabinieri

Ucraino a giudizio a Udine: da anni minacciava il coniuge anche di morte

TAVAGNACCO. Da anni, riempiva la moglie di botte, minacciandola anche di morte e non esitando a sfoderare e puntarle contro coltelli, taglierini e finanche accette. Ma a metterlo definitivamente nei guai, quest’inverno, era stata la reazione opposta ai carabinieri intervenuti a casa loro, per sedare l’ennesima lite. Finito in breve sui tavoli della Procura e, da questi, su quelli del tribunale, il caso è stato affrontato ieri in udienza preliminare, davanti al gup Daniele Barnaba Faleschini.

Accogliendo la richiesta del pm Marco Panzeri, il giudice ha così disposto il rinvio a giudizio di Oleksandr Kostogryz, 36 anni, di nazionalità ucraina e residente a Tavagnacco. L’uomo deve rispondere delle ipotesi di reato di resistenza a pubblico ufficiale, maltrattamenti e lesioni personali aggravate dal fatto di essere state causate ai danni del coniuge.

Il processo davanti al giudice monocratico comincerà il 24 giugno. In udienza, il suo difensore, avvocato Paola Freschi, aveva eccepito la mancata traduzione dell’avviso di conclusione indagini e del decreto di fissazione dell’udienza preliminare. Sentito il parere contrario del pm ed esaminati gli atti, il gup ha rigettato l’eccezione, rilevando come nel corso delle dichiarazioni rese proprio ieri in aula l’imputato avesse precisato di trovarsi in Italia da una decina d’anni e di conoscere la nostra lingua.

L’episodio che aveva richiesto l’intervento dei carabinieri di Feletto Umberto risale al 31 ottobre scorso. Quando, nel tentativo di riportare Kostogryz alla calma dopo che, in stato di ubriachezza, aveva aggredito la moglie (lesioni giudicate guaribili in 5 giorni), un appuntato scelto si era sentito rivolgere parolacce ed era stato strattonato e spintonato. Per i maltrattamenti, invece, si parla di fatti risalenti al 2007.

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