Bullismo a scuola? «No, è stata una zuffa»
AVIANO. Non un atto di bullismo, ma una zuffa tra due bambini scatenata però dalle provocazioni di uno di loro. E’ quanto emerso dopo alcune verifiche sull’episodio accaduto l’altro giorno alla scuola media di Aviano.
Un episodio classificato inizialmente come un caso di bullismo, ma che non avrebbe le caratteristiche per essere configurato come tale. Per valutarlo ulteriormente la dirigente scolastica, Simonetta Polmonari, ha convocato d’urgenza il consiglio di classe. Fatto che ha assunto gli onori della cronaca per essere stato riportato sul web, suscitando un grande dibattito tra i frequentatori della rete.
Nel dettaglio, mercoledì mattina nel corso delle lezioni l’insegnante era dovuta uscire dall’aula per una emergenza: durante i pochi istanti della sua assenza, un bambino avrebbe colpito l’altro. Nei minuti precedenti c’era già stato un lancio di matite, penne e gomme. Ieri la dirigente scolastica ha convocato i genitori del bambino che ha subito l’atto di violenza per chiarire la situazione.
«Sono stata informata la sera stessa dalla coordinatrice di plesso di quanto accaduto – afferma Polmonari – e la scuola si è mossa subito. Stamani alle 8 (ieri per chi legge, ndr) ho convocato la mamma e c’è stato un chiarimento».
Sono stati inquadrati i contorni della vicenda, quanto accaduto realmente e soprattutto da parte della scuola è stato spiegato che la stessa ha gli strumenti per farvi fronte. Il consiglio di classe si riunirà entro cinque giorni per adottare i provvedimenti del caso.
«Il consiglio di classe – spiega Polmonari – avrà la cura di prendere le decisioni nel segno dell’educazione del bambino. Dovrà essere adottato un provvedimento teso a educare affinché non accadano più episodi di questo tipo. E’ chiaro che se io sospendo e basta non ho riscontri dal punto di vista educativo. Dovremo tirare fuori dal cilindro soluzioni che ci consentano di fare capire che certi comportamenti non devono essere tenuti».
Quanto accaduto, quindi, stando alle dichiarazioni della dirigente non ha i contorni dell’episodio di bullismo: mancano in questo caso la violenza di gruppo e soprattutto la continuità, caratteristiche di questa forma di sopraffazione.
La questione, comunque, sembra essere avviata sulla strada del confronto e starà adesso al consiglio di classe valutarla nel dettaglio e adottare i provvedimenti educativi ritenuti più consoni.
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