Case isolate, ora è corsa contro il tempo

Treppo Carnico, dopo la frana di sabato notte che ha sepolto la baita Ciclamino al lavoro le ruspe per superare l’emergenza

TREPPO CARNICO. Dichiarato lo stato di emergenza per la frana che ha colpito la zona sulla sinistra orografica del rio Pontaiba e che ha distrutto l’area ricreativa, compresa la baita Ciclamino, di via Gosper.

Già da ieri è stato dato incarico a una ditta di provvedere allo sgombero del materiale rovinato sulla strada per permettere di raggiungere le famiglie e i laboratori artigiani a monte della zona franata, che attualmente sono collegati al capoluogo e alla strada provinciale della val Pontaiba da una passerella in legno sull’omonimo rio.

E intanto, è in stato di allerta la Protezione civile in Fvg appunto a causa delle piogge che stanno interessando da giorni le aree montane, soprattutto nelle province di Udine e Pordenone. Tecnici, vigili del fuoco e Corpo forestale stanno monitorando le zone più a rischio.

Il cedimento di un fronte di una quarantina di metri dal colle sovrastante la zona Ciclamino è avvenuto sabato sera, verso le 22. Da allora, a causa delle precipitazioni che anche successivamente hanno interessato la zona, vi è stato un continuo smottamento del terreno che faceva precipitare a valle terriccio, alberi e massi che mettevano a repentaglio la vita di quanti stavano operando per porre in sicurezza il tratto.

La zona nel frattempo è stata delimitata e interdetta al traffico, anche pedonale, dai carabinieri, sul posto erano inoltre intervenuti gli uomini del corpo regionale forestale, la protezione civile e le squadre comunali.

«Già nella giornata di Pasqua – racconta il sindaco Maurizia Plos – i volontari della Protezione civile del nostro comune hanno provveduto a smontare il grande tendone comunale situato nei pressi, ma in una zona non interessata dal sommovimento franoso, per permettere l’edificazione di una strada che colleghi temporaneamente le famiglie isolate con il resto del paese, dando la possibilità alle aziende artigiane rimaste isolate, di riprendere sin da domani (martedì per chi legge) le loro attività economiche».

È previsto per oggi un summit con la Protezione civile regionale per studiare gli interventi da effettuare per porre in sicurezza il versante montano franoso. «È andata distrutta – commenta amareggiato il sindaco – una zona bellissima, da sempre utilizzata dalla popolazione locale, in particolare durante i mesi estivi, quale zona ricreativa e ludica per i bambini, dove l’amministrazione aveva fatto costruire, oltre alla baita Ciclamino andata completamente distrutta, un parco giochi e una zona ristoro con panchine e ombrelloni».

La zona si trova, per chi sale verso il paese dal fondovalle, sulla destra in prossimità del ponte che porta al centro abitato. Una zona segnalata con i cerchi olimpici innalzati per festeggiare un compaesano illustre, il campione olimpionico di sci Giorgio Di Centa.

Qui una stradina portava a un grande parcheggio e quindi a località Ciclamino dove si trovavano le infrastrutture sepolte dalla frana e la strada di collegamento con le case, abitate, situate più a monte. La frana ha un fronte di una quarantina di metri e ha fatto precipitare a valle una quantità enorme di materiale che, dopo la messa in sicurezza del versante instabile, dovrà essere rimosso.

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