Frana, raggiunte le case isolate

Treppo Carnico, è stata creata una bretella dopo lo smottamento. Plauso del sindaco ai volontari

TREPPO CARNICO. Ripristinato il collegamento, grazie a una bretella stradale costruita sulle rive del torrente Pontaiba, con le case rimaste isolate a seguito del franamento di un costone montuoso in località Paradiso. Soddisfazione espressa dal primo cittadino, Maurizia Plos, ma anche tristezza per aver perduto definitivamente una località che era un punto di riferimento e di ritrovo per tutta la popolazione del suo Comune.

Ieri sul sito e quindi in municipio si è tenuto un incontro fra il corpo forestale, la Protezione civile regionale l’amministrazione comunale per valutare il da farsi.

Concordato «anche – sottolinea Plos – con la partecipazione responsabile dei proprietari dell’area» lo stoccaggio degli oltre mille metri cubi di detriti, massi e fango rovinati a valle nelle vicinanza del ponte Orteglas, mentre gli alberi abbattuti saranno accatastati in località Ciclamino nei pressi della frana stessa, in attesa di venire definitivamente rimossi in un secondo tempo. Il sindaco si rammarica della perdita del sito.

«Abbiamo verificato come sarà impossibile ricostruire la Baita Ciclamino. Per fortuna l’incidente è avvenuto durante la brutta stagione: d’estate quel posto è frequentato da moltissime persone». Il sommovimento franoso, ben lungi dall’essere esaurito, difficilmente permetterà ai geologi di dare il via libera alla ricostruzione della baita andata distrutta. «Oltre a ciò abbiamo dovuto portare via le infrastrutture del parco giochi, smantellandolo di fatto, per permettere i lavori e in quanto l’area non è sicura».

Un lavoro, questo, eseguito sotto pioggia e neve dai volontari del paese cui va il sentito ringraziamento dell’amministrazione comunale. «Ragazzi e adulti insieme, encomiabili, che hanno lavorato gratis per la comunità – ha detto il sindaco – anche durante le festività pasquali e con la morte del cuore in quanto consci che quel sito non sarà più recuperabile per le attività che ha svolto per decenni».

Intanto sin da ieri la bretella costruita sull’argine del torrente ha permesso di raggiungere, con automobili e camioncini, le famiglie e le aziende artigiane che erano rimaste isolate. L’unico collegamento in questi giorni di calamità con il resto del paese e il fondovalle era stata a una passerella sul torrente Pontaiba, in legno, percorribile solamente a piedi, eretta più a monte della località soggetta a frana.

Durante la riunione di ieri si è fatta anche una prima stima dei danni che supererebbero la cifra di 200 mila euro. «Una stima approssimativa – specifica il primo cittadino – in quanto non è ancora stato deciso il tipo di intervento da effettuare per consolidare il versante franoso e porlo in sicurezza».

Intanto la ditta incaricata dei lavori, grazie alle cambiate situazione meteorologiche che da qualche ora non fanno più cadere pioggia o neve sul posto, ha provveduto a iniziare i lavori di trasporto del materiale inerte caduto a valle, mentre si dovrà attendere una ulteriore ispezione da parte dei tecnici esperti sul versante franoso. Si dovrà decidere, anche se pare non ci sia più pericolo di smottamento di grossi macigni.

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