Gatto colpito da un dardo E’ emergenza maltrattamenti

POZZUOLO. E’ stata trovata con un dardo di plastica, lungo 15 centimetri e con la punta in metallo, conficcato nella narice. Fortunatamente il veterinario è riuscito a salvarla ma Micia, una gatta europea di soli 7 mesi, non dimenticherà facilmente la brutta avventura.
E’ successo a Pozzuolo, in via Divisione Julia. La gattina si era allontanata da casa per curiosare nella zona. Evidentemente è entrata dove non doveva e, per sua sfortuna, ha incontrato una persona che di civile ha ben poco. La proprietaria di Micia, che ha sporto regolare denuncia ai Carabinieri, l’ha trovata, come detto, con un dardo conficcato nella narice destra. Il corpo estraneo ha raggiunto il seno nasale e ha provocato una copiosa emorragia.
Ora la bestiola sta meglio, anche se dovrà essere curata a lungo con antibiotici ed antinfiammatori. Il fatto ha destato molto scalpore tra i residenti. Dura la reazione delle associazioni animaliste cittadine. Gabriella Giaquinta, presidente di Amici della Terra, commenta: «Alcuni anni fa, a Udine, era successo un fatto analogo. In quel caso la vittima era un piccione e anche in quell’occasione, per fortuna, siamo riusciti a salvarlo.
Una persona che compie un gesto simile non può che essere definita un vigliacco perché se la prende con un animale indifeso e questo rende il soggetto in questione ancora più odioso. A mio avviso, è una forma di aggressività sommersa preoccupante che poterebbe riversarsi anche su altri esseri umani». Gabriella Giaquinta fa sapere che le indagini, da parte delle Forze dell’ordine, sono già state avviate e la zona è sorvegliata.
«Il maltrattamento di animali – ricorda Amici della Terra - è un reato penale che è punito anche con il carcere. Per fortuna in questo caso il veterinario Angelini, che ringrazio per la sua professionalità e dedizione, è riuscito a salvare Micia, almeno fisicamente. Resta il trauma psicologico che probabilmente la accompagnerà per tutta la vita. Un’esperienza del genere non si dimentica facilmente. Se un gatto non è ben accetto all’interno di una proprietà basta mandarlo via, senza infliggergli inutili sofferenze. Dopo un paio di volte l’animale non si avvicinerà più». Conclude Giaquinta: «Nonostante i grandi passi avanti che sono stati fatti in merito alla tutela degli animali c’è ancora tanta strada da fare».
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