Green pass e mascherine: il calendario del governo per la fine delle restrizioni

Atteso per mercoledì il nuovo decreto del governo Draghi

Daniela Larocca

UDINE. Dal 1 aprile si aprirà una nuova fase sull'allentamento di regole, misure e restrizioni anti-Covid in Italia e, soprattutto sul Green pass. Ma cosa cambia in concreto? A spiegarlo è Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, nei giorni scorsi ospite di 'Radio Anch'io' su Rai Radio 1'. 

La conferma arriverà con il nuovo decreto che il presidente Draghi licenzierà entro mercoledì. «Il decreto stabilirà un vero e proprio cronoprogramma – ha detto Costa – certamente dal 1 aprile inizierà una fase di allentamento di misure restrittive.

Cosa ne sarà dello Stato di emergenza

Per il momento, nonostante un primo accenno di risalita dei contagi, Speranza non sembra valutare l’ipotesi di una proroga dello stato di emergenza oltre il 31 marzo. Tuttavia questo non indica il via libera. Alcune misure – soprattutto quelle legate al Green pass e alle mascherine al chiuso –  verranno mantenute.
 

Di fatto, dire addio allo stato di emergenza vorrà dire semplicemente abbandonare la figura del commissario straordinario, quel generale Figliuolo che comunque potrebbe restare sotto altre vesti.

 

Il green pass

Dal 31 marzo dunque il Green pass non andrà dimenticato, ma verrà rimodulato in base ai dati epidemiologici. Dal 1 aprile, secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il Green pass non sarà più necessario per le attività all’aperto: non servirà per sedersi nei tavolini esterni dei locali, per assistere a spettacoli o eventi all’aria aperta, né per visitare mercatini e fiere.


«L'obbligo del Green pass per gli over 50 rimane fino al 15 giugno. C'è una valutazione che stiamo facendo, e sulla quale io personalmente sono d'accordo, è di trasformare prima del 15 giugno il Green pass rafforzato in certificato verde base, questo consentirebbe a molti cittadini di tornare a lavorare ovviamente facendosi il tampone», ha aggiunto il sottosegretario.



La mascherina

Al momento è molto probabile che il governo confermi l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi al chiuso e in caso di assembramenti, anche dopo il 31 marzo. Dal 1° maggio sarà valutata una possibile rimodulazione del Green pass, che potrebbe non servire più nei luoghi interni, seguita da un graduale cambiamento delle regole sui dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi al chiuso.

Tra le ipotesi dal 1° maggio le Ffp2 potrebbero non servire più ai concerti e negli stadi, dal 1° giugno anche sui mezzi pubblici.

Quarantene a scuola
Tra le ipotesi più accertate c’è l’abolizione della quarantena precauzionale in caso di contatto con una persona contagiata. E questo potrebbe valere anche per la scuola. Sparirebbe quindi la differenza tra immunizzati e non (con i positivi a casa fino a guarigione). La Ffp2 in classe non sarà più obbligatoria, si potrà passare alla chirurgica. Tutto sarà ancora da confermare

Sport e capienze
Nuove regole anche per gli impianti sportivi dove si tornerebbe al 100% dei posti disponibili sia all’aperto che al chiuso (in questo caso con la mascherina). Le discoteche all’aperto potranno lavorare a capienza piena.

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