Non ci sono i dati sull’acqua la scuola resterà ancora chiusa
SAN GIORGIO DI NOGARO. In attesa dei risultati delle contro analisi dell'acqua potabile effettuate dal Cafc, la scuola materna comunale di San Giorgio di Nogaro, resterà chiusa anche lunedì e martedì. Il sindaco Pietro Del Frate, ha infatti prolungato l'ordinanza di chiusura del plesso scolastico, emessa martedì a seguito delle perdite d'acqua con residui organici alle tubature della materna di via Carnia
Dopo l'intervento di sostituzione di una tubo di adduzione idrica interno all'area della scuola che le verifiche effettuate dai tecnici del Cafc avevano trovato rotto, venerdì mattina si è provveduto ad effettuare i prelievi per le controanalisi dell'acqua potabile i cui risultati (ci vogliono almeno tre giorni) non saranno pronti prima di martedì pomeriggio: di qui la necessità di prolungare l'ordinanza.
Secondo quanto appurato dai tecnici del Cafc, il problema evidenziatosi nella scuola non sarebbe imputabile all'acquedotto di rifornimento idrico alla struttura. Se le analisi saranno negative, come si auspica, mercoledì la scuola potrebbe essere riaperta, se invece saranno positive, si dovrà provvedere ad ulteriori accertamenti.
«Restiamo in attesa - dice l'assessore ai Lavori pubblici Flavia Tomba, che evidenziando la tempestività dell'intervento, auspica che vada a buone fine - Dobbiamo sottolineare la comprensione delle famiglie che, se debitamente e tempestivamente informate, collaborano in maniera costruttiva per risolvere i problemi. Questo nonostante i disagi creati dalla situazione, ma vista anche l'età dei bambini frequentanti la scuola materna, onde evitare ogni possibile problema di tipo sanitario, siamo intervenuti chiudendo in via cautelare la struttura».
Come si ricorderà, lo scorso lunedì si erano verificati nella scuola dell'infanzia comunale alcuni problemi relativi a perdite d'acqua contenenti residui organici.
Il problema era stato immediatamente segnalato al Comune dalla dirigente scolastica Ester Zaina.
L’amministrazione comunale si era immediatamente attivata con il Cafc, che aveva provveduto ad effettuare delle verifiche nella zona; erano emerse perdite di acqua contenente residui organici. Da qui l’immediata ordinanza di chiusura.
Si era dedotto che questa situazione fosse imputabile all'acquedotto, ma sollevava però qualche dubbio il fatto che il problema fosse lì, in quanto le abitazioni private limitrofe non risultava avessero alcun problema.
La zona del Peep è rifornita dall’acquedotto, diversamente dal resto del paese che utilizza i pozzi artesiani.
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