Pioggia, vento e neve in Friuli: a Sappada manto bianco di 35 centrimetri. E le temperature crollano

L’Osservatorio dell’Arpa: la massima scenderà di 10 gradi. Minime vicine a 5°. Colpiti molti comuni della provincia. Sole e caldo torneranno mercoledì

UDINE. Dopo i temporali e le grandinate che sabato hanno interessato molte zone del Friuli, il maltempo farà da protagonista anche domenica e lunedì. Pioggia in pianura e neve sui monti (fino a 700-800 metri di quota) con un abbassamento delle temperature di 8-10 gradi.

Sappada, nevicata da record. Un panorama surreale si presentava domenica mattina a Sappada dove, nelle prime ore erano scesi 5 centimetri di neve. Alle 11, a Cima Sappada ce n’erano già 35. Mentre nelle chat dei sappadini viaggiavano ironicamente gli auguri di buon Natale, il sindaco disponeva l’intervento dei mezzi spartineve per rendere agibili le strade anche a chi, dal 15 aprile, ha rimosso i pneumatici invernali dalla propria auto. La neve, a Sappada, dovrebbe continuare a scendere copiosamente fino a lunedì mattina.



I previsori dell’Osservatorio meteo regionale dell’Arpa Fvg parlano dell’arrivo di una depressione con aria fredda dal Nord Atlantico. Un fronte freddo «che riguarderà quasi esclusivamente il Friuli Venezia Giulia». Due giorni di cielo coperto, con piogge abbondanti che si attenueranno nel pomeriggio di lunedì, martedì il tempo sarà ancora variabile per poi volgere al bello mercoledì 1º maggio, con un rialzo di minime e massime. Manifestazioni, scampagnate e gite fuori porta sono salve.

La giornata meteorologicamente peggiore è soprattutto quella di domenica 28 aprile. «Le temperature subiranno un brusco calo – spiega il previsore Sergio Nordio –, faremo fatica ad arrivare ai 10 gradi di massima in pianura e la minima sarà vicino ai 5. In montagna lo zero termico si raggiungerà a 1.600 metri di quota, ma è attesa neve fin sui 700-800 metri. Le nevicate saranno abbondanti sulle Alpi Giulie».



Tempo variabile e sbalzi di temperatura non sono certo una novità per il mese di aprile. «Negli ultimi anni – chiarisce Nordio – siamo abituati ad avere giornate con temperature estive, ma in realtà finora le temperature sono sempre state leggermente superiori alla media (un gradocirca). Quello di questi giorni sarà un episodio freddo e piovoso, ma non inusuale o esagerato. Siamo nel Nord Italia – sottolinea il previsore dell’Osservatorio meteo regionale dell’Arpa Fvg – e non in Sicilia, per cui ogni tanto l’aria fredda ritorna. Non dimentichiamoci che siamo sempre al 46º di latitudine e che Udine e Bolzano sono i capoluoghi più a nord d’Italia».

I temporali, nel semestre più caldo, sono frequenti in regione. E ad accompagnare gli episodi di instabilità c’è la grandine, esattamente come accaduto ieri. I chicchi hanno imbiancato, a ondate, diverse zone della provincia udinese. Tra i comuni più colpiti, quelli di Porpetto, Campoformido, Tarcento, Codroipo, Sedegliano, Dignano e Varmo.

«Le grandinate sono legate ai temporali, all’instabilità dovuta all’aria fredda in quota e all’umidità che torna in circolazione nei bassi strati. Si andrà, comunque, verso un primo maggio caldo, con temperature che si aggireranno sui 20 gradi. Le piogge frequenti – conclude Nordio – hanno portato benefici in agricoltura e hanno creato delle riserve d’acqua».

Argomenti:maltempo

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto