Resistono le aziende avviate da stranieri I DATI

Secondo i dati diffusi da InfoCamere, nel primo semestre 2013, sono cresciute di 9.845 unità
ANTEPRIMA Udine 22 luglio 2003. Code extracomunitari all' ufficio di collocamento. Telefoto Copyright Foto Agency Anteprima www.anteprimafoto.it
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UDINE. Le imprese avviate da cittadini stranieri resistono meglio alla crisi. Lo dimostrano i dati diffusi da InfoCamere, la società che gestisce il patrimonio informativo del sistema camerale in Italia.

Se le imprese nazionali, nel primo semestre 2013, accusano un saldo negativo tra aperture e chiusure di oltre 5 mila unità, le aziende straniere crescono di 9.845 unità.

Nonostante ci sia una leggera flessione rispetto al 2012, le aziende gestite da stranieri tengono: nei primi sei mesi di quest’anno, infatti, le nuove imprese di immigrati extra Ue sono state oltre 26 mila (1.560 in meno rispetto allo stesso periodo del 2012), mentre 16.500 sono state quelle che hanno chiuso i battenti (102 in più dell’anno scorso).

Approfondendo il fenomeno a livello territoriale, è la Toscana la regione che ospita il numero più elevato di imprese di immigrati: 37.383 su 414.755. Sopra la media nazionale (pari al 6,2%) si collocano anche la Liguria (8,4%), la Lombardia (7,9%), l’Emilia-Romagna (7,8%) e il Friuli Venezia Giulia (7,7%).

In Fvg il primato spetta alla provincia di Udine con 3.383 aziende straniere (il 6,5% del totale), seguita da quelle di Pordenone (2.032, il 7,3% del totale di imprese del territorio), Trieste (1.924, l’11,5% del totale) e Gorizia (1.002, il 9,2%). Per quanto riguarda la tipologia di imprese extracomunitarie, la presenza più numerosa si registra nel commercio, quindi nelle costruzioni, nelle attività manifatturiere e nella ristorazione. Il 16% delle imprese straniere è in mano a marocchini (59.751), l’11,7% a cinesi (44.121).

Alessandro Cesare

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