Sacile rimane a lungo senza corrente elettrica

Conta dei danni a Sacile, dopo la tromba. Alberi sradicati, tetti scoperchiati, residenti senza luce, case e negozi allagati, viabilità in tilt

SACILE. Conta dei danni a Sacile, dopo la tromba d’aria. Alberi sradicati, tetti scoperchiati, residenti senza luce, case e negozi allagati, viabilità in tilt. «Tante le ore senza luce a San Giovanni del Tempio – ha confermato la vicesindaco Vannia Gava –. Un traliccio dell’Enel è stato colpito dalla furia del vento».

Vigili del fuoco, protezione civile, agenti municipali e forze dell’ordine in prima linea con decine di interventi.

Il fortunale ha inclinato un albero centenario contro la facciata della scuola Balliana-Nievo: in viale Zancanaro hanno temuto il peggio, ma l’edificio ha retto e frenato la caduta dell’abete. In via Zamboni i rami spezzati di un albero hanno bloccato due auto parcheggiate lungo la strada.

«Quelle piante vanno potate dal proprietario del giardino e messe in sicurezza – ha reclamato Rosanna Moras, proprietaria di uno dei due veicoli –. E’ la seconda volta che capita con un fortunale: intervenga il Comune». Tetto di una casa scoperchiato in via Leonardo da Vinci e grosso abete crollato su una recinzione lungo la Pontebbana, prima del centro commerciale Serenissima. In via Prati di Castelvecchio campi con le viti piegate e agricoltori disperati. In via Pordenone un’auto è finita nel fossato.

Giardini semi-distrutti anche sull’asse della Pontebbana che da Fontanafredda raggiunge Sacile: scantinati e box allagati, strade invase dalle ramaglie, lunghi black-out in abitazioni private e allevamenti. Davanti all’azienda Casagrande il vento ha abbattuto il cancello di accesso. Disagi per tante famiglie e in centro a Sacile ci sono state chiamate per appartamenti allagati.

«Siamo senza luce – hanno segnalato da via Interna sui gruppi Facebook –: dateci una speranza». Già oggi le condizioni meteo dovrebbero migliorare. Intanto, contano i danni del fortunale anche gli ambulanti che hanno aperto i banchi, ieri mattina, a Conegliano, dove è andata ancora peggio.

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