Sauris, il torrente presidiato dai tecnici
SAURIS. Per il Piano di ripristino degli alvei del Lumiei e del Tagliamento dopo lo svaso della diga, la Direzione centrale dell’ambiente della Regione si avvarrà di esperti in materia di sedimentologia dell’Università di Trieste.
Essi hanno effettuato un sopralluogo fornendo alcune indicazioni e azioni favorevoli al ripristino.
È emerso martedì in Regione nella conferenza dei servizi che ha anche istituito un gruppo di presidio per le precipitazioni previste in questi giorni (nel timore che mobilitino parte del sedimento lungo il Tagliamento) e ha previsto alcuni interventi immediati che hanno incontrato la contrarietà dei sindaci, molto perplessi sul loro effetto.
I primi cittadini si sono espressi favorevolmente sull’intervento di asportazione del sedimento accumulato a Plan del Sach (circa 500 metri cubi). La conferenza ha sollecitato Edipower alla consegna di una relazione dettagliata, ancora non pervenuta, per spiegare cosa è successo tra il 3 e il 4 febbraio e sul perché, a fronte dei “crolli di sedimento”, non è stata disposta la chiusura delle paratoie dello scarico di fondo.
Edipower ha illustrato il progetto di ripristino con le possibili alternative, compresa l’ipotesi di asporto del materiale. La società è partita dalla situazione attuale, per poi passare alla simulazione delle condizioni idrauliche alle diverse portate in base a cui agire con le cacciate d’acqua. Sono stati simulati i possibili scenari anche per il tratto di Tagliamento interessato.
Sulle varie ipotesi la conferenza dei servizi si pronuncerà in seguito, dopo attenta valutazione. L’Arpa ha definito le condizioni del torrente Lumiei apparentemente tali per cui nelle prossime settimane potrebbe essere in grado di effettuare un campionamento biologico per valutare gli effetti delle operazioni di svaso.
L’Ente tutela pesca ha chiesto una relazione con tutti i dati monitorati e che la modellazione idraulica sia spinta a livello previsionale. Per l’ente, il torrente Novarza, lasciato fluire, potrebbe contribuire al ripopolamento della fauna macrobentonica e propone che il ripopolamento del Lumiei diventi caso di studio. Ha chiesto il riutilizzo del limo e delle sabbie nelle superfici agricole, il prolungamento della continuità idraulica del Lumiei, la semina di specie autoctone di pregio e semine adeguate alle esigenze di pesca sportiva nel lago.
I sindaci di Preone e di Enemonzo hanno chiesto alla Regione rispetto agli interventi già effettuati sul loro territorio di farsi parte attiva nella tutela dello stesso.
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