Schizzano le polveri sottili: «Non è colpa dei pignarûi»
UDINE. I fuochi epifanici fanno schizzare alle stelle gli inquinanti. Nelle prime ore di ieri la concentrazione di Pm10 registrata dalle centraline in città era ben oltre i limiti: 240 microgrammi per metro cubo a fronte dei 50 consentiti dalla legge. Ma è stato il meteo a dare una mano alla qualità dell’aria: il vento che ieri sferzava Udine ha contribuito infatti a riportare i valori nella norma già dal pomeriggio.
Non sono mancati i controlli della task force messa in campo dal Comune. Gli agenti della polizia municipale hanno visitato tutti i luoghi della festa epifanica. Sia prima dell’accensione dei pignarûi per verificare i materiali impiegati sia dopo. Infatti, lo spegnimento doveva avvenire nell’arco di 24 ore per evitare inutili accumuli di Pm10 nell’aria.
«Tutto regolare – assicura l’assessore alla Qualità della città, Lorenzo Croattini –. Ho controllato di persona le pire di Baldasseria e Cussignacco e il materiale utilizzato era a norma di legge. Quanto allo spegnimento, i fuochi hanno continuato ad ardere fino alla mattina successiva. In alcuni casi è servito più di uno smassamento del materiale per avere ragione delle fiamme: le temperature raggiunte sono molto elevate ed è piuttosto complicato spegnere tutte le braci».
Ed è proprio la lenta combustione il nemico numero uno della qualità dell’aria. I dati dell’Arpa per l’Epifania 2012 non lasciano scampo a interpretazioni. L’andamento delle polveri nella zona di Sant’Osvaldo ha registrato un picco proprio in corrispondenza del 6 gennaio: quasi 65 microgrammi per metro cubo a fronte dei 30 scarsi del giorni precedente.
Lo smog non interessa soltanto i luoghi della festa. La centralina di piazzale Osoppo ha fatto segnare un incremento notevole di particelle sospese di Pm10 il 7 gennaio dell’anno scorso: quasi 45 microgrammi per metro cubo, valore paragonabile soltanto con la notte di San Silvestro quando i fuochi artificiali fecero schizzare i rilevatori a 47 microgrammi per metro cubo.
Un aumento registrato anche nel 2011. Quest’anno il picco è stato esorbitante: superiore al limite di quasi 5 volte. Ben 240 microgrammi per metro cubo. Un record negativo che palesa tutta la gravità se paragonato ai 100 microgrammi per metro cubo che bloccano il traffico. Il primo giorno del 2013 la centralina di piazzale Osoppo ha toccato i 60 microgrammi. Sforamento prontamente rientrato il giorno dopo quando gli inquinanti si sono ridotti a meno della metà.
Intanto in regione scattano i primi provvedimenti anti-smog. I sindaci di Pordenone, Cordenons e Porcia hanno deciso di introdurre da domani le targhe alterne nel conurbamento a seguito degli elevati livelli di polveri sottili. Il provvedimento varrà dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.
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