Scoppia una lite per una ragazza, il bullo aggredisce anche la madre
Una lite scoppiata per una ragazza. Uno studente che frequenta una scuola media della Bassa friulana è finito al pronto soccorso dopo essere stato picchiato da un compagno.
È successo mercoledì, poco dopo le 13, all’esterno della scuola. Per calmare gli animi sono dovuti intervenire i carabinieri.
A raccontare l’accaduto è la mamma del ragazzino finito all’ospedale. «È stato pestato e buttato a terra da un coetaneo, secondo il quale mio figlio, dimesso dal pronto soccorso con 7 giorni di prognosi, avrebbe importunato la sua ragazza, una quattordicenne.
Quando sono arrivata a scuola aveva il collo pieno di sangue. Alcuni testimoni hanno chiamato i carabinieri, che sono arrivati sul posto. Il bullo ha riempito di parolacce anche me. Non è l’unico caso di bullismo a scuola. Mio figlio è stato aggredito diverse volte durante la ricreazione».
La mamma si dice ancora scossa in seguito all’accaduto. «È successo appena fuori da scuola – spiega –. Quando sono arrivata era già successo. Mi sono fatta strada tra i ragazzi che erano presenti e ho raggiunto l’aggressore. Come detto, mi ha riempita di parolacce. Ha accusato mio figlio di aver molestato la sua ragazza. Alcuni compagni, in una chat, hanno detto che le avrebbe toccato il sedere ma mio figlio assicura di non averlo fatto volontariamente e io gli credo. È un ragazzo tranquillo, non ha mai avuto problemi comportamentali. È stato preso per il collo e sollevato da terra per poi essere scaraventato sull’asfalto. Ho intenzione di denunciare l’accaduto. È la terza volta che vado dai carabinieri per fatti analoghi».
La mamma racconta che il figlio è spesso vittima di episodi di bullismo. «È già stato aggredito più volte durante la ricreazione – assicura –. Viene deriso e preso in giro. Si è chiuso in se stesso e non frequenta più le lezioni volentieri. Ho chiesto più volte di parlare con il dirigente scolastico. Da Natale si sono verificati già tre gravi episodi. Questa è la quarta volta. Ora basta.
Ho incontrato due volte la vicepreside, che è stata sempre disponibile, ma quest’anno non ho ancora avuto il piacere di scambiare due parole con il dirigente. Vorrei che l’istituto organizzare attività per sensibilizzare i ragazzi in merito al bullismo. Non è accettabile che si faccia finta di nulla».
La scuola, interpellata, in una nota inviata al nostro giornale, scrive: «Pur trattandosi di un episodio molto spiacevole, avvenuto fuori dall’orario scolastico ed esterno alla nostra diretta sorveglianza, ci stiamo comunque attivando per un intervento efficace e formativo da rivolgere ai ragazzi interessati».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto