Treppo Carnico, una frana seppellisce la baita Ciclamino

La zona colpita si trova nella valle del But, sulla destra del rio Pontaiba. La frana ha cancellato il parcheggio, una zona ricreativa e la baita di proprietà comunale, con un enorme quantitativo di terriccio e massi mastodontici. Isonata un’abitazione

TREPPO CARNICO. La pioggia incessante che abbondantemente cade da giorni sulla Carnia ha provocato una grande frana che ha letteralmente seppellito la baita Ciclamino in via Gosper, isolato una famiglia e due attività economiche.

Verso le 22.20 di sabato sera un grosso sommovimento franoso ha interessato al Val Pontaiba.

La pioggia battente ha ammorbidito il terreno che ha ceduto in località Ciclamino, sulla sinistra orografica del torrente Pontaiba, sulle falde del Cuel Chiastielat (m. 925).

La frana dal fronte pari ad una quarantina di metri è partita da alto ha fatto cadere sulla località e sul greto del torrente enormi massi, alberi e fango che hanno letteralmente sommerso la baita di proprietà comunale, oltre al parcheggio e al parco per lo più utilizzati durante l’estate, ed isolato una casa abitata da due operai di Fabbro.

Sul posto i vigili del fuoco, le squadre comunali di protezione civile e del corpo regionale forestale. Le persone isolate che abitano a monte della frana possono collegarsi con il centro paese utilizzando un ponte pedonale di legno.

Il sindaco Maurizia Plos, recatasi sul posto, sta cercando di valutare i danni, che sono ingenti: “La zona si trova sulla destra, per chi entra in paese proveniente dalla Valle del But, del rio Pontaiba. La frana ha cancellato il parcheggio, una zona ricreativa e la baita di nostra proprietà, con un enorme quantitativo di terriccio e massi mastodontici. Sarà difficile ripristinare il tutto, almeno a breve termine.”

Si sta pure valutando come collegare le abitazioni isolate a monte della frana con la strada provinciale e con il paese. Intanto continua a piovere, il che preoccupa i soccorritori che temono ulteriori frane.

Intanto nella tarda mattinata la Protezione civile decretato statto di calamità naturale. I lavori di ripristino cominceranno appena l’area sarà in sicurezza e non ci sarà pericolo di ulteriori frane.

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