«Via i passaggi a livello»: decine di lenzuola a Udine

Centinaia le adesioni alla marcia lungo la tratta ferrovia prevista per il 27 gennaio. Alla protesta parteciperanno l’assessore regionale Riccardi e il sindaco Honsell
Udine 07 Genniao 2013 STRISCIONI Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco
Udine 07 Genniao 2013 STRISCIONI Telefoto Copyright Petrussi Foto Press /turco

UDINE. Tutta la popolazione è invitata alla marcia simbolica per dire «no» al transito dei treni nel centro abitato di Udine est e, quindi, ai passaggi a livello. Ieri, il Comitato di cittadini l’ha scritto chiaramente sulle lenzuola appese nelle vicinanza dei passaggi a livello nelle vie del Bon, Buttrio, Cividale, Pola e don Bosco. Alla marcia pacifica organizzata lungo 150 metri del tracciato ferroviario, per domenica 27 gennaio, parteciperanno anche l’assessore regionale, Riccardo Riccardi, e il sindaco, Furio Honsell.

L’obiettivo è portare i vertici delle Ferrovie dello Stato al tavolo che il prefetto, Ivo Salemme, sta cercando di organizzare da tempo senza riuscire, però, a dialogare con Rtf. Ed è questo l’aspetto che fa più arrabbiare la gente costretta a subire i disagi provocati dal passaggio di circa 50 convogli al giorno a pochissimi metri dalle case.

«Le Ferrovie sono un muro di gomma» hanno ripetuto, ieri, davanti al passaggio a livello di via Cividale, il consigliere comunale che per primo si è schierato al fianco dei cittadini, Matteo Mansi, e il portavoce del Comitato, Gino Stefanutti, ricordando che la marcia è stata organizzata per far sapere a tutti che esiste una linea interrata, funzionante e inutilizzata.

Su questo fanno leva i cittadini esasperati dalla continua chiusura dei passaggi a livello. Tant’è che, a seguito di alcune critiche ricevute dal Comitato dei pendolari, la gente ci tiene a far sapere che la protesta non è contro il trasporto su rotaia bensì contro i disagi provocati dai passaggi a livello che costringono gli automobilisti a sostare in coda più volte al giorno. Inevitabile l’aumento dell’inquinamento atmosferico e acustico.

«Considerato che il sindaco si batte per migliorare la qualità della vita in città - ha fatto notare Stefanutti - noi chiediamo di spostare i treni lungo la linea interrata realizzata negli anni Novanta». Una linea che viene utilizzata solo quando i passaggi a livello sono in manutenzione.

Insomma, dopo anni di richieste cadute nel vuoto, i residenti ora non accettano compromessi. Se nonostante la marcia, le Ferrovie continueranno a fare orecchio da mercante, gli abitanti nella zona di viale Trieste e le via Cividale e Planis, dopo aver chiesto aiuto anche ad alcuni parlamentari, si dicono pronti a intraprendere altre iniziative mediatiche. Il loro obiettivo è far traslocare i treni dal centro abitato anche perché temono di trovarsi di fronte a un’altra Viareggiio.

Considerato che nella zona si contano migliaia di abitanti, la protesta di domenica sta registrando numerose adesioni. Oltre all’assessore Riccardi e il sindaco Honsell, all’iniziativa - riferiscono sempre i rappresentanti del Comitato - hanno aderito anche il circolo cittadino di Legambiente e la Confartigianato. Non è esclusa la partecipazione di alcuni componenti di Italia nostra, l’associazione ambientalista che sta analizzando la situazione e studiando le possibili proposte da avanzare alle istituzioni per risolvere il problema.

Nel frattempo, il Comitato si prepara a distribuire a tutti i cittadini che lo richiederanno altre lenzuola affinché vengano esposte anche nelle zone di Udine non interessate dal passaggio della ferrovia. Per ritirarle basta contattare il 3495624351.

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