Un assegno annuale da 350 euro per gli anziani in difficoltà: come funziona la misura regionale
Si tratta di una misura di sostegno ai redditi più fragili garantita interamente da fondi regionali. Per l’incentivo sono stati stanziati in legge di Bilancio 45 milioni di euro per il triennio 2024-2026, 15 per ogni annualità
Entro fine febbraio, i titolari di pensione minima con un Isee o Dsu pari o inferiore a 15 mila euro residenti in Friuli Venezia Giulia riceveranno, direttamente sull’Iban sul quale gli viene accreditato l’assegno, un bonus esentasse da 350 euro. Si tratta di una misura di sostegno ai redditi più fragili garantita interamente da fondi regionali. Per l’incentivo sono stati stanziati in legge di Bilancio 45 milioni di euro per il triennio 2024-2026, 15 per ogni annualità.
È stata siglata ieri al Palazzo della Regione in piazza Unità a Trieste la convenzione con l’Inps che ne permetterà l’accredito – senza alcun bisogno di inviare una domanda – diretto sul conto dei cittadini che ne hanno diritto. «Non si tratta di un intervento spot, ma è solo l’inizio di un percorso», ha annunciato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Il governatore ha sottolineato inoltre che la misura si armonizza con «l’insieme delle politiche che il Friuli Venezia Giulia sta garantendo alle fasce di popolazione a basso reddito, particolarmente colpite dall’inflazione e dall’aumento generalizzato del costo» della vita.
La platea interessata dal provvedimento – che include i residenti in regione titolari di pensioni di invalidità, vecchiaia e superstiti erogate dall’Inps il cui importo risulti inferiore o pari al trattamento minimo, di pensioni sociali o assegni sociali, o di pensioni di inabilità per invalidi civili – al 5 dicembre 2024, data in cui è stato varato il provvedimento, è di circa 13 mila persone, ha spiegato il direttore regionale dell’Inps del Friuli Venezia Giulia, Mauro Saviano.
Si tratta appunto dei cittadini che avevano a quella data già presentato un Isee pari o inferiore a 15 mila euro. Chi non l’aveva ancora fatto si perderà la prima tornata del bonus, riferita al 2024, ma potrà rientrare nella seconda annualità (2025) che verrà erogata a giugno. La Dsu – è stato ricordato – può essere caricata sull’app Inps mobile.
Fedriga nel corso della conferenza stampa di presentazione della convenzione ha specificato che il funzionamento del meccanismo sarà «analizzato con attenzione», così come «l’impatto di questo intervento», al fine di «apportare in futuro tutti i correttivi necessari», non escludendo che ci possano essere ritocchi alla somma erogata ai pensionati oppure alla platea interessata. A conti fatti, infatti, le risorse stanziate potrebbero coprire ben più di 13 mila persone l’anno.
«In un momento storico segnato da crescenti disuguaglianze, questa misura rappresenta un esempio concreto di attenzione ai bisogni reali delle persone», ha concluso Fedriga.
Il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, che ha siglato il documento, ha detto che per lui «questa misura è la migliore rappresentazione di una best practice, in cui le istituzioni si mettono al servizio dei cittadini», e per questo l’Inps vi «ha aderito senza riserve». Da parte degli uffici della Regione e dell’Inps c’è stato «un lavoro importante, partito nel luglio scorso per capire chi poteva essere incluso nella platea», ha concluso Saviano.
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